PREMESSA
Ansia, angoscia e attacchi di panico si situano lungo la stessa direttrice.
La loro diversità risiede nella intensità e gravità dei sintomi.
Uno stato d’allerta-allarme (che è molto simile allo stato ansioso), nonostante quello che pensiamo, è una condizione utile e necessaria per poter affrontare alcune situazioni della vita.
A tutti noi sarà capitato di trovarsi di fronte ad un evento “impegnativo” (un colloquio di lavoro, un primo appuntamento, un esame clinico…) il nostro organismo, in questi casi, reagisce per essere maggiormente pronto ad affrontare l’evento.
Non si potrà rimanere rilassati, ma il biosistema (in pratica noi) si organizzerà per affrontare in maniera adeguata la situazione. Ci porremo un viaggio particolare, una gara importante….
Praticamente in uno stato fisico di allerta.
Se ci pensate bene, è il meccanismo che ha permesso agli esseri la sopravvivenza in un ambiente che spesso era ostile. E’ un modo arcaico insito all’interno di ogni essere vivente, la cui sede “operativa” si trova nel cervello rettiliano.
Allora la nostra muscolatura si tende, il respiro accellera, il battito cardiaco aumenta, il sangue dalla periferia si sposta nelle parti centrali del corpo (così, in caso di ferite agli arti, si perderà “poco sangue”), la digestione si ferma … sono tutti sintomi che si trovano nell’ansia.
QUAL È LA DIFFERENZA ALLORA?
Nello stato di allerta normale, c’è un “pericolo” reale.
Nell’ansia patologica questo pericolo reale non c’è. Se ci guardiamo intorno, non c’è niente di così grave da giustificare questo allarme, eppure è come se vivessimo in uno stato di “pericolo” costante.
Potremo quindi dire che l’ansia si caratterizza come uno stato di allerta verso un pericolo che però non appartiene al mondo del reale (esterno) ma che si trova al nostro interno.
ANSIA GENERALIZZATA
Si presenta con un senso di allarme, preoccupazione, timore, spesso vago, altre volte indirizzato su un aspetto della vita (il lavoro, la salute, i famigliari…).
E’ caratterizzato da un senso di ansietà costante e permanente che ci accompagna per tutta la giornata e che compromette la qualità della vita. Può comportare un certo isolamento dalle attività normali (hobby…) e dalle relazioni sociali (amici …).
In sintesi si attua una sorta di chiusura su se stessi.
Spesso si associa ai disturbi dell’umore.
Si manifesta insieme ad altri disturbi psichici quali:
- disturbi del sonno;
- irrequietezza;
- affaticamento;
- tensione muscolare;
- difficoltà nella concentrazione.
- Possono comparire inoltre diversi disturbi fisici (causati dal coinvolgimento del Sistema Nervoso Autonomo) che di solito sono scambiati per allarme per la propria salute, tanto che ci si reca dal medico pensando di avere una qualche patologia fisica:
- palpitazioni, tachicardia, tosse nervosa, difficoltà respiratorie, dolore epigastrico, spasmi gastrici, colite, fame o sete parossistica, cefalee, pruriti, tremori vari, ronzii, vertigini, difficoltà di addormentarsi, risvegli frequenti.
ANGOSCIA
L’angoscia è simile all’ansia. Si caratterizza per una maggiore intensità dei disturbi psico-fisici che abbiamo descritto per l’ansia. Spesso viene scambiata per un attacco di panico.